La nostra diretta esperienza, confermata dai dati pubblicati dal GSE, testimonia che molti impianti impianti fotovoltaici richiedono la sostituzione di alcuni componenti guasti o non più performanti.
Dato che la maggior parte degli impianti installati in Italia beneficiano degli incentivi previsti dal meccanismo del Conto Energia, la perdita di produzione dovuta a malfunzionamenti si traduce in perdite economiche rilevanti per i proprietari.
Il modo migliore per valorizzare un impianto non efficiente è quello di effettuare un revamping, ovvero un processo di rigenerazione che pernetta la revisione e la sostituzione dei componenti difettosi con l'obiettivo di estendere la vita utile dell'impianto e aumentarne la produttività (e quindi la redditività).
CASE STUDY 1: INCREMENTO DELLA PRODUZIONE DEL 7% GRAZIE ALLA SOSTITUZIONE COMPLETA DEGLI INVERTER
Dati tecnici
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Potenza 783 kW
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Orientamento NORD - EST / SUD -OVEST
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Inclinazione 7°
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Conto Energia IV
Problematiche impianto
I 7 inverter centralizzati installati originariamente nell’impianto presentavano diverse criticità, in primis i frequenti guasti agli alimentatori delle schede di controllo: questo rappresentava un problema perché le macchine erano fuori garanzia dal 2015 e gli interventi della casa madre, necessari almeno quattro volte all’anno a causa dei guasti, erano molto onerosi dal punto di vista economico. Inoltre gli inverter presentavano un funzionamento irregolare legato alla non affidabilità della funzione "MPPT Scan" e all’ampiezza elevata della perturbazione di tensione imposta dall’inverter nella ricerca del punto di massima potenza. Dalle misure elettriche effettuate era emerso inoltre che il rendimento non raggiungeva il 90% e che il PR dell’impianto era inferiore all’80%. Oltre a questo vi erano delle perdite di produzione marcate a causa del derating termico durante i mesi estivi.
Intervento di revamping
Si è proceduto alla sostituzione dei 7 inverter centralizzati con 13 inverter di stringa da 50 kW ciascuno. La scelta è ricaduta su inverter di stringa essenzialmente per tre motivi:
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perdita di produzione contenuta in caso di guasti;
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maggiore reperibilità sul mercato rispetto agli inverter centralizzati;
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possibilità di intervenire sugli inverter senza l’ausilio della casa madre.
L’aumento di produzione generato dall’intervento (+7%) permette di avere un Pay Back Period inferiore a 4 anni, grazie anche alla possibilità di usufruire del meccanismo del super ammortamento (140%).
CASE STUDY 2: REVAMPING A COSTO ZERO GRAZIE AD UN CONTRATTO A PRESTAZIONE GARANTITA (EPC)
Dati tecnici
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Potenza 644 kW
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Orientamento EST - OVEST
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Inclinazione 5°
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Conto Energia II
Problematiche impianto
Dall'analisi tecnica effettuta sull'impianto è emerso che circa 1/3 dei moduli installati erano affetti da problemi di hot spot, tale fenomeno aveva portato per alcuni moduli alla rottura della copertura in vetro. Inoltre gli inverter centralizzati erano soggetti a frequenti fermi macchina e la garanzia risultava scaduta, con l'aggravante che l'assistenza specializzata risultava molto difficile da reperire sul territorio.
A causa delle problematiche riscontrate l'impianto fotovoltaico era soggetto ad una perdita di produzione di circa 200 MWh/anno, che si traduceva in una perdita economica di circa 90.000 euro/anno.
Intervento di revamping
Si è proceduto alla sostituzione di tutti i moduli affetti da problemi di hot spot e alla sostituzione degli inverter centralizzati con nuovi inverter di stringa da 50 kW ciascuno.
Finanziamento dell'intervento
L'intervento di revamping è stato completamente finanziato dalla nostra Azienda, dato che il Cliente non aveva a disposizione risorse proprie da investire in questa operazione.
È stato pertanto stipulato un contratto a prestazione garantita (EPC) della durata di 13 anni che prevede a nostro carico la progettazione dell'intervento di revamping e la sostituzione di tutti i componenti difettosi, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria e la gestione amministrativa dell'impianto (ENEL, GSE, ARERA, Agenzia delle Dogane, Terna).
Il compenso in nostro favore stabilito contrattualmente prevede il pagamento di un importo fisso per ogni kWh prodotto dall'impianto eccedente i 570.000 kWh.